giovedì 23 dicembre 2010

Recensione album Suicidio Reviewed by Greasykoala www.cdpallstars.com

Anno 2009 vede uscire due  “street album” – M.D.M.A.Viola Da Ol Maddy Bastard Mix e MDMAdness - che in verità non mi hanno del tutto colpito, anche perché risultavano alquanto confusi e si percepiva una rabbia incontenibile sia nella musica che nelle parole stesse. 2010 anno dell’uscita di  “Suicidio” il nuovo album dell’artista romano Lord Madness. E’ bastato ascoltare le prime tracce per capire che qualcosa era cambiato. In effetti quest’ultimo prodotto si discosta parecchio da quelli precedenti, non soltanto nel titolo “Suicidio”, che fa presagire chissà cosa, ma più tosto  nella  tonalità e nel modo in cui tende l’artista ad affrontare determinate tematiche. Come scritto all’interno dell’album, l’artista dichiara che “è un gesto estremo di una manifestazione psicologica di malessere dal punto di vista psicologico, esso può essere anche interpretato , oltre che come estrema forma di richiesta di aiuto, come espressione di un bisogno, altrimenti inappagabile, di mettere a tacere una sofferenza, un disagio, cui il soggetto non riesce a dare una risposta”.
Un album che farà parlare di se, e che non risulta per nulla banale, anzi piacevolmente sorprendente, proprio perché si avverte un costante evolversi, partendo dalla prima traccia in cui vengono assemblati una serie di spezzoni di film in cui il suicidio ne fa da padrone,  fino ad arrivare all’ultima traccia in cui siamo catapultati in radio ad una puntata Radio Bomboclat Dai Cor Veleno, in cui l’artista parla del suo disco. Infatti “Suicidio” non deve essere inteso nel termine stretto della parola, anzi il suicidio è riferito alla musica stessa, che non trovando una propria collocazione ed accettazione sociale, non le rimane altro che farla finita, per dar spazio a ciò che la gente chiede e purtroppo non si tratta più di buona musica. Anche in questo album come in quelli precedenti, risalta la bravura metrica e verbale, la capacità di raccontare e raccontarsi tramite metafore e doppi sensi che non lasciano nulla all’immaginazione, anche perché egli riesce a trasmettere il proprio senso di angoscia e di paura per una situazione ormai catastrofica, in modo così originale che di certo lascia il segno. Le tracce sono una più sensazionale dell’altra, merito soprattutto di P-eight che si è occupato delle produzioni,ma occorre anche sottolineare la partecipazione con artisti non da meno, quali: Jesto, Pregioman, Larry, Aleina D, Inkastro, Indo, Woofer.
Possiamo metterne in evidenza alcune, come ad esempio la traccia 05 “il talento della strada” l’artista si confessa, egli stesso riconosce la propria bravura, il proprio talento, ma “…dicendotelo come se regalassi parole al vento,lotto fermamente per una vita precaria, poco amore per la strada non posso campare d’aria…”
In effetti le difficoltà sono molte e per chi vive solo di questo non può far altro che affrontarle quotidianamente e resistere perché “…svoltare col talento non è certo matematica e già, chi può permettersi una giacca di manica larga, il mio futuro è un muro e non ho il culo di chi lo scavalca…”
La traccia 06 “La costola di D’Annunzio” – feat. Jesto & Pregioman è da ascoltare e riderci su, a me è molto piaciuta, perché con toni  sarcastici e divertenti viene evidenziato un dramma moderno:”l’essere volubile”, caratteristica predominante, oggi giorno anche tra i più giovani.
La traccia 07 “La Seduta” – feat. Larry segue lo stesso tono sarcastico. La  scena è questa: Maddy si ritrova nello studio del suo analista raccontandosi senza alcuna vergogna  “…resto un fallimento, neanche se tiro un sasso in mezzo all’acqua faccio centro, non sopporto la mia voce registrata…ho pensieri pericolosi…sto così al verde che persino Hulk si spaventerebbe…”; ma la risposta del dottore sembra quasi essere una sorta di critica al suo modo di vivere,alle sue frequentazioni sbagliate, e sembra quasi non voler capire il disagio, ma trarne solo beneficio, quello economico “…Sarò schietta, ma mi fa pietà con il fisico che le resta..venga qua le offro i soldi per un pasto caldo questa sera..”
Altra traccia che mi ha letteralmente lasciato la pelle d’oca è la traccia 14. Kurt Kobain” – feat. Indo; una traccia che davvero lascia il segno, da l’idea del disagio, della consapevolezza della situazione critica e della voglia di reagire, ma senza risultato “…vorrei andare me è inutile…mille frasi stupide, per una vita inutile..l’odio mi colpisce perché sono il suo bersaglio…” Un disco che ancora ora dopo settimane di costante ascolto, non mi sono ancora stancata e devo essere sincera, ad un nuovo ascolto corrispondono nuove emozioni.
Insomma un disco che non bisogna perdere, qui c’è dentro tutto il nostro Maddy come non lo avete mai sentito fino ad ora.


TRACK LIST
Lord Madness - Suicidio (Trumen Records 2010)
  1. This is Madness
  2. Spettacolo
  3. Urla il mio nome (Maddy delirio)
  4. Keep it... [Feat. Levante]
  5. Il talento della strada
  6. La costola di D'Annunzio [Feat. Jesto e Pregioman]
  7. La seduta [Feat. Larri]
  8. La segreteria telefonica di Maddy (skit)
  9. Solo l'inizio
  10. La mia vita in una lacrima [Feat. Aleina D]
  11. L'ostia in bocca a Satana [Feat. Inkastro]
  12. Einstein mastermind
  13. La mia cultura piange
  14. Kurt Kobain [Feat. Indo]
  15. 28/05/'99
  16. Polvere alla polvere [Feat. Woofer]
  17. Smokin' sessione (RadioBomboclat live) (Bonus track)

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